Anni 90, un folto gruppo di amici, musicisti ed appassionati di #blues, #funky, #soul e dintorni, un furgone per palco e sponsor che fornivano semplicemente energia elettrica, birre ed ospitalità. È la #BluesMachine, la storica formazione policorese dalla quale sono nate decine di band e nella quale si sono formati molti musicisti professionisti. In quel periodo di aggregazione sana e scanzonata prendevano vita anche le due prime “embrionali” edizioni del Blues in Town, nel 1995 e nel 1996, sempre a Policoro, sempre a Piazza Segni.
La stessa big band, sul palco del Blues in Town 2017, festeggiava il suo 25° compleanno.

Finalmente si inizia, l’Anfiteatro Antonio Segni si riempie di fermento dopo anni di totale inutilizzo e, benedetti da una costante pioggia che ha “rinfrescato” le tre giornate di agosto, si accende il piccolo palco carico di ospiti d’eccezione.
Tante band di amici ad aprire le serate (un format divenuto una costante per tutte le edizioni del festival) e poi loro, i primi tre big della nostra kermesse: la chitarrista romana Francesca De Fazi, la prima indimenticabile ospite internazionale Sharrie Williams Official ed il padrino del nostro festival, Roberto Ciotti.
A dispetto delle avversità meteorologiche, come se da sempre Policoro stesse aspettando quella musica, davanti a quel palco c’era il pubblico delle grandi occasioni. Buona la prima!

Se è vero che tre è il numero perfetto, Blues in Town prende alla lettera questa regola; il 2006 è l’anno delle conferme e della consapevolezza, l’evento ha già trovato il suo posto tra le manifestazioni di rilievo del nostro circondario e le migliaia di persone che hanno riempito l’Anfiteatro Segni per tutte e quattro le serate ne sono la prova.

La scelta del cast della terza edizione ha fatto la sua parte nel successo della Kermesse: l’armonicista di Harlem James Whiting “Sugar Blue”, il sassofonista Waldo Weathers dal Kentucky e l’inossidabile Enzo Avitabile accompagnato, per la prima volta nell’estate del 2006, dalla potente brigata dei Bottari di Portico, per la prima volta in Basilicata al Blues i Town.

Ciliegina sulla torta della terza edizione, è la presenza dell’attore lucano Rocco Papaleo, conosciuto dal grande pubblico, fino a quel momento, solo come attore di cinema e teatro. Scoperta casualmente la sua passione per la musica, Papaleo è stato invitato al festival e, da subito, si è dimostrato felice ma molto scettico per il “taglio teatrale” dei suoi spettacoli musicali, poco adatti, secondo lui, ad un palco come quello di Blues in Town.

Giunto in piazza nel pomeriggio della sua esibizione si congratulava con noi per l’organizzazione, sottolineando il suo stupore con la frase “accidenti cosa avete armato!”, ovviamente pronunciata in stretto dialetto lauriota. Fino ad un istante prima di salire sul palco ha rimarcato lo scetticismo di esibirsi davanti a quelle migliaia di persone che seguivano attente il concerto della band che lo precedeva poi, guadagnata la scena, ecco l’istrione che tutti conosciamo… battute, dolcissime e divertenti canzoni, e l’inno lucano Ba Ba Basilicata, hanno letteralmente estasiato il pubblico policorese. Anche un prezioso cameo durante la serata di Papaleo, l’intervento di un altro nostro famoso conterraneo, l’attore montalbanese Antonio Petrocelli.

Altri 5 giorni di indimenticabile musica internazionale che segnano il cammino della manifestazione. L’apertura è affidata all’eccezionale pianista e cantante pesarese Mattew Lee (per la prima volta in Basilicata ed oggi abituè nella nostra Regione); nella seconda serata è protagonista la “tosta” rocker californiana Gail Muldrow; nella serata centrale del festival arriva un vero colosso della chitarra blues, proveniente da New Orleans, Eugene Hideway Bridges; il 13 agosto sale sul palco del Blues in Town uno dei massimi rappresentanti italiani del blues, il chitarrista veronese Rudy Rotta; la chiusura di questa edizione porta una firma di classe, dal delta del Mississippi viene ad incantare l’anfiteatro Segni Keith B Brown, il grande artista proveniente da Memphis, conosciuto anche per il suo ruolo da protagonista nel film “The Soul of a Man”, diretto da Martin Scorsese.