Domenica, 5 agosto, cala il sipario sulla quindicesima edizione del Blues in Town Basilicata International Festival. Edizione all’insegna della tradizione e della familiarità, con il ritorno a Piazza Segni, piazza che ha visto nascere e crescere la rassegna musicale, e fatto da cornice ad indimenticabili performance dal vivo.
Sul palco, imponente nelle sue dimensioni, e di grande effetto con i suoi 17 metri frontali, dalle ore 22 l’attesissima esibizione dei quaranta giovani partecipanti ai seminari didattici. Veri e propri momenti di aggregazione per avvicinare giovani, e non solo, al mondo della musica o di perfezionare il proprio stile e la propria tecnica. Sono stati costruiti e realizzati sia per principianti che per musicisti con esperienza. Il Concerto di questa sera, diretto dal Maestro Franscesco Marsigliese è l’esito di un grande lavoro svolto ogni pomeriggio da tutti i maestri volontari che con passione ed entusiasmo hanno accompagnato i ragazzi in un crescendo di preparazione, fino alla performance di questa sera, vero evento nell’evento che di anno in anno raccoglie sempre maggiori consensi e plausi.
A seguire, dalle 23 circa, il concerto di chiusura di Lacky Doley, australiano, soprannominato il Jimi Hendrix dell’Hammond, capace di tirare fuori dal suo organo, un raro Hohner D6 Clavinet Whammy, suoni tanto forti e potenti quanto delicati e poetici. Con il suo trio spazia tra il Blues e il Rock/Blues più classico, dal 2010 gira in tour con il suo personale progetto in trio: basso, batteria e organo Hammond. Artista di caratura internazionale, dal 2017 ad oggi è impegnato con le attività di concerto live dall’Australia all’Europa fino ad America e Canada.
Ultima serata per partecipare al concorso fotografico “Uno scatto di blues”, ed immortalare attimi del festival, dal back stage al live, e concorrere a realizzare lo scatto migliore. Selezionato e premiato con la pubblicazione nella fanzine del prossimo anno.
Alle 19,30, per la rassegna “Cinema Blues”, in programma la proiezione del film Piano Blues, di Clint Eastwood, 89 minuti, in lingua inglese.
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