Il ritorno a ciò che si è stati, nel luogo simbolo del festival.
Il Blues in Town Basilicata International Festival, edizione numero quindici, ci riporta tra gli archi e le piramidi di Piazza Segni, lì dove il BiT ha seminato le proprie radici e raccolto negli anni consensi, plausi e riconoscimenti. Puntando su un programma artistico di assoluta qualità, nella sua essenziale composizione di live e attività culturali.
Dall’1 al 5 agosto, cinque giornate ricche di appuntamenti che declinano le forme d’arte più varie.
“Il festival festeggia 3 lustri ed il modo migliore per farlo ci è sembrato un ritorno alle origini. Dopo anni di sperimentazioni, di crescita artistica e professionale, di successi, ed anche di qualche insuccesso – ha detto la Presidente dell’associazione culturale “La Mela di Odessa”, Mariantonietta Gariuolo – ci ritroviamo ancora uniti da un forte senso di appartenenza. Convinti che passione e sacrificio siano sempre gli ingredienti più autentici per realizzare un evento come il Blues In Town”. Spero – ha concluso Gariuolo – che anche questa volta il più accanito fan del festival possa essere fiero di noi”.
Il Direttore della Produzione, Cristian Miccoli, parla di “evento multidisciplinare, fortemente aggregante, con un brand riconosciuto a livello internazionale, capace di catalizzare le attenzioni dei flussi turistici e degli imprenditori locali che affidano il proprio marchio al ‘veicolo’ festival. Ragione che non ha ci ha indotti – ha proseguito Miccoli – a modificare la natura no-profit del BiT ed il carattere “volontario” di tutti i suoi collaboratori, per tenere fede, ancora oggi dopo quindici anni, al “patto” di promozione siglato sentimentalmente nel 2003 con il nostro territorio”.
Numerose le attività culturali inserite in cartellone, “attività – ha precisato la Produzione – divenute oggi una sorta di ‘evento nell’evento’, creando quel Villaggio Musicale che è contenitore culturale completo, melting pot di esperienze straordinarie”.
Dalla rassegna “Cinema Blues”, con proiezioni tutte le sere dalle ore 20 ai seminari musicali gratuiti (chitarra, basso, tromba, clarinetto, armonica, sax, batteria e canto), dalle 17 alle 20 nei primi quattro giorni di festival e sul palco per l’esibizione nella serata conclusiva. Dal concorso fotografico “Uno Scatto di Blues” al “Blues in Art”, fino al “Leggi Mela”.
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PROGRAMMA ARTISTI – Prima artista a salire sul palco, mercoledì 1 agosto, è la policorese Tatiana Tarsia. Cantante, compositrice e cantautrice, giovane ma con una già ricca formazione ed esperienza, interprete di un sound influenzato da Funk, Pop e Soul/RnB. Al BiT si esibisce con una band di grandi musicisti (Gianfilippo Fancello – guitar; Carlo Ferro- keyboar; Dario Giacovelli – Bass; Vincenzo Tacci – Drum). Big della serata sono i Walking Trees, band che trae ispirazione dal blues più tradizionale (Muddy Waters, Jimmy Reed, Willie Dixon, Buddy Guy, B.B. King), passando dal rhythm’n’ blues al rock blues. L’esperienza tratta dalle centinaia di concerti nei locali e nelle piazze ha fatto sì che i Walking Trees trovino on stage il loro ambiente naturale nel quale esprimere tutta l’ intensità del Southern Rock Blues.
Giovedì 2 agosto è la volta degli Azurine Spring e a seguire, dalle ore 22, Corey Harris. Band alternative lucana la prima e tra i migliori rappresentanti del blues mondiale il secondo. Harris è considerato tra i migliori rappresentanti del blues legato alla tradizione ma con uno sguardo sempre attento alle influenze ed alle contaminazioni. Non a caso nel 2003 Martin Scorsese lo sceglie come protagonista interprete del film documentario “Dal Mississippi al Mali” (uno dei sette episodi della serie “The Blues” ), vanta collaborazioni con Ali Farka Touré, Souleyman Kane e Ali Magassa.
Band rivelazione nel panorama blues dell’estate 2018, i Louisiana Gamblers saranno gli ospiti di venerdì 3 agosto. Nati nel 2018 da un’idea di Vito Schiuma, il quartetto che prende il nome dalle storie di ordinaria follia di New Orleans è composto da pianoforte, trombone, basso e batteria e sarà protagonista di un’esperienza ai limiti del travolgente con ritmi afrocubani, funk, boogie e blues.
La band lascia il posto sul palco alla grande Lisa Hunt. Prestigiosa la sua lista di collaborazioni: tra questi Jellybean Benitez, produttore di Madonna, Frank Farion, The Berman Brothers. È stata poi la storica corista di Zucchero, con il quale ha lavorato per oltre quindici anni. Celebre la sua performance di Madre dolcissima nel Live at the Kremlin del 1991. Sul palco del BiT con i gli Harlem Blues Band.
Sabato 4 agosto, dalle ore 22, sarà protagonista l’esibizione di Boney Fields. Cresciuto tra le canzoni del ghetto e i cori gospel, il cantante / trombettista ha arricchito la sua voce unica con la pratica della tromba, unendo Funk e Blues, due facce della stessa Black Music, E’ sui palchi di Jazz à Vienne, Jazz in Marciac, Madajazzcar, Tabarka e Jazz Festival che ha perfezionato il vibrante repertorio del suo sesto album, un disco realizzato con l’aiuto di un rinnovato collettivo di musicisti. Prima di Fields, spazio ad Adriano Degli Esposti, chitarrista, cantante e compositore. Nel 2009 fondatore e leader della Shotgun Blues Band; dal 2016 è nella Adriano Degli Esposti Band.
Si chiude domenica, 5 agosto, con l’esibizione dei giovani ragazzi dei seminari, diretti sul palco dal Maestro Franscesco Marsigliese, e con Lacky Doley, australiano, soprannominato il Jimi Hendrix dell’Hammond. Con il suo trio spazia tra il Blues e il Rock/Blues più classico, dal 2010 gira in tour con il suo personale progetto in trio: Basso, Batteria e Organo Hammond. Artista di caratura internazionale, dal 2017 ad oggi è impegnato con le attività di concerto live dall’Australia all’Europa per toccare l’America e il Canada.
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